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INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER "LEGGERE" L'INFARTO NELLA RETINA
Un team di scienziati dell’Università di Leeds, nel Regno Unito, ha sviluppato un sistema di AI in grado di analizzare le scansioni oculari eseguite durante le visite di routine e identificare i pazienti ad alto rischio di attacchi di cuore
I medici hanno ormai riconosciuto che i cambiamenti ai minuscoli vasi sanguigni nella retina sono generalmente indicatori di una malattia vascolare più ampia, compresi i problemi al cuore. Nella ricerca sono state utilizzate tecniche di deep learning per addestrare un sistema di intelligenza artificiale a leggere automaticamente le scansioni retiniche e identificare le persone che, nel corso dell'anno successivo, sarebbero state ad alto rischio di infarto e malattie coronariche. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Nature Machine Intelligence, ha evidenziato come il sistema programmato sia stato in grado di prevedere con una accuratezza del 70-80% il rischio di infarto. «Questa tecnica apre la possibilità di rivoluzionare lo screening delle malattie di cuore - dichiara in una nota sul sito dell’Università di Leeds Alejandro Frangi, uno dei firmatari dello studio - Le scansioni retiniche sono relativamente economiche e considerate di routine. Come risultato dello screening automatizzato, i pazienti ad alto rischio di ammalarsi potrebbero essere indirizzati a servizi specialistici. Tale protocollo potrebbe anche essere utilizzato per tracciare i primi segni di patologie cardiache».
Per la programmazione del sistema stesso i ricercatori hanno utilizzato il deep learning, un processo di apprendimento automatico che si è basato sull’analisi delle scansioni retiniche e cardiache di oltre cinquemila persone, i cui dati sono stati estratti dal database biomedico britannico Biobank Uk, istituito nel 2006. Il sistema di intelligenza artificiale ha identificato le associazioni tra patologia nella retina e cambiamenti nel cuore del paziente: una volta appresi i modelli di immagine, è in grado di stimare le dimensioni e l'efficienza di pompaggio del ventricolo sinistro dalle sole scansioni retiniche. Un ventricolo allargato è collegato a un aumentato rischio di malattie coronariche: con le informazioni sulla sua dimensione stimata e la sua efficienza di pompaggio, combinate con dati demografici di base sul paziente, la sua età e sesso, il sistema di intelligenza artificiale potrebbe fare una previsione sul pericolo di infarto nei successivi dodici mesi.
«Attualmente i dettagli sulle dimensioni e l'efficienza di pompaggio del ventricolo sinistro di un paziente possono essere determinati solo se dispongono di test diagnostici come l'ecocardiografia o la risonanza magnetica del cuore - aggiunge la nota - Questi test possono essere costosi e spesso disponibili solo in ambiente ospedaliero, rendendoli inaccessibili alle persone nelle zone con strutture sanitarie meno dotate o aumentando inutilmente i costi e i tempi di attesa nei paesi sviluppati».
FONTE: b2eyes